AMBIENTE
Le particolari caratteristiche dell’ Italia rendono il nostro paese un territorio ricco di acque sotterranee a notevole valenza terapeutica che ha spinto le nostre istituzioni da un lato a promuovere la qualificazione del patrimonio idrotermale e la valorizzazione delle risorse naturali e storico-artistiche dei territori termali e dall’ altro ad emanare leggi “ speciali “ per disciplinarne l’ utilizzo.
La legislazione italiana a tal proposito è estremamente ricca e parte dal decreto regio n. 1924 del 1919 e a tutt’ oggi termina con la legge di riordino del sistema termale n.323 emanata nel 2000 ove si stabiliscono i requisiti strutturali, tecnologici ed organizzativi e si ribadisce “ le cure che utilizzano acque termali o loro derivati, aventi riconosciuta efficacia terapeutica per la tutela globale della salute nelle fasi della prevenzione, della terapia e della riabilitazione delle patologie croniche “ sono erogate negli stabilimenti delle aziende termali che risultano in regola con l’ atto di concessione mineraria.
A pochi Km da Ravenna praticamente nella sua immediata continuazione in direzione mare sorge un vero gioiello del Termalismo Romagnolo: lo stabilimento Terme di Punta Marina incastonato tra il mare e la grandiosa pineta che si estende per chilometri lungo la costa. Un’ affascinate caratteristica di questo stabilimento termale è che, essendo situato direttamente sulla spiaggia, vive una giocosità e un’allegria poco consueti ad un luogo di cura.
Questo è un non piccolo vantaggio psicologico ed emotivo per i molti bambini, ed i tantissimi che devono recuperare traumi, incidenti e patologie varie. Chi giunge alle Terme di Punta Marina scorgerà dallo stradello di accesso fra il verde dei pini marittimi un edificio dal linguaggio sobriamente moderno che privilegia le linee orizzontali, in omaggio alla striscia azzurra del mare e che sembra posarsi sulla spiaggia dorata.
L’orizzontalità della parete è realizzata dal rivestimento in tavole sagomate in larice bianco che caratterizzano l’ intero complesso, dal sistema di velette-schermi-brises soleil , dagli infissi in alluminio naturale,vetrati con particolari pellicole per la protezione dai raggi solari e per garantire la privacy agli ospiti.
Tutto ciò ha consentito un inserimento naturalistico più integrato tra spiaggia e pineta e tutta la zona circostante è stata oggetto di un progetto di ristrutturazione ambientale mediante l’ inserimento di due nuovi cordoni dunosi con diverso andamento, variamente trattati e piantumati con specie autoctone.
Il progetto della struttura ha ricevuto importanti riconoscimenti dall’ Istituto Beni Artistici Culturali Naturali della Regione Emilia Romagna; è stato selezionato ed esposto al SAIE di Bologna e scelto per il Festival di Architettura di Mosca nella sezione “ Landscape Emilia Romagna” che si è tenuto al “ Manege Central Exhibition Hall “ dal 22 al 24 Novembre 2013.